Fotografare con il flash esterno

Sebbene il flash esterno possa sembrare a molti un accessorio non indispensabile, una volta imparato a usarlo si rivela un aiuto prezioso in molte più occasioni di quante si possa credere. L’utilizzo non proprio intuitivo è ciò che spesso fa rimanere questo accessorio confinato in una tasca dello zaino o in un angolo remoto dell’armadio dove teniamo la nostra attrezzatura fotografica. Vediamo come evitare che ciò avvenga…

flash esterno

Ci sono diversi tipi di flash esterni che possono essere utilizzati con la fotocamera, sia quelli della stessa marca, sia quelli universali (di produttori terzi). Le caratteristiche in base alle quali scegliere il flash da acquistare sono diverse, ma le più importanti da valutare sono il Numero Guida (NG) e la possibilità di ruotare in senso orizzontale e verticale la testa. Tutto il resto diventa più o meno importante in base all’uso che farai di questo accessorio.

flash esterno

Il Numero Guida (NG) fornisce l’indicazione della potenza del flash, cioè la distanza alla quale riesce a illuminare sufficientemente la scena o il soggetto che vuoi riprendere quando scatti con una sensibilità di 100ISO e una focale di 105mm. Quando usi il flash in modalità manuale, il numero guida ti permette di calcolare la distanza dal flash alla quale deve trovarsi il soggetto, in base all’apertura del diaframma e alla sensibilità ISO impostate.

Per esempio, se usi un flash con NG 43 (come il Canon Speedlite 430EX) e imposti gli ISO a 100, per fotografare un soggetto posto a 15 metri di distanza dovrai aprire il diaframma a f/2,8.  Se il soggetto è a circa 5 metri, potrai usare un diaframma f/8. La formula per scoprire in base al numero guida che diaframma usare è: Diaframma = Numero Guida/Distanza. Se vuoi mantenere fisso un certo diaframma, puoi variare la distanza tra soggetto e flash in base a questa formula Distanza = Numero Guida/ Diaframma, oppure intervenire sulla sensibilità ISO: se con 100ISO con f/8 la distanza è 5 metri circa, quando passi a 200ISO il soggetto potrà essere a 7,5 metri, con 400ISO a 10 metri e con 800ISO a 15 metri.

Un altro parametro da considerare è quello relativo allo zoom del flash. I flash esterni sono dotati di una testa con parabola variabile, la cui dimensione può essere controllata manualmente con il pulsante Zoom del flash. Nel caso dello Speedlite 430EX, lo zoom può essere impostato da 24 a 105mm in base al tipo di obiettivo che c’è sulla fotocamera: a 24mm la parabola del flash produrrà un lampo ampio e non molto profondo, mentre a 105mm il lampo sarà più concentrato ma arriverà più lontano.

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Abbiamo finora dato per scontato che il flash serva a illuminare un soggetto posto abbastanza lontano e al buio (ed è lo scopo a cui viene quasi sempre associato l’uso del flash), ma più spesso di quanto si pensi, il flash deve essere utilizzato in modo che la luce creata sia meno meno forte di quella a piena potenza, per dare risultati più naturali. I casi in cui usare il flash in questo modo sono per esempio fotografare persone o animali in interni, scattare fotografie macro o stilllife, eseguire ritratti in esterni, sia controluce sia sotto la luce diretta del sole, congelare un’azione in rapido svolgimento e altri ancora.

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Puoi intervenire sull’intensità del lampo impostando manualmente la potenza del flash (vedi manuale del flash per scoprire come agire su ogni modello di flash), oppure variando lo zoom, applicando un diffusore alla testa del flash o facendone rimbalzare il lampo su un soffitto, una parete bianca o un pannello riflettente. In questi ultimi casi è indispensabile che la testa del flash possa essere ruotata sia orizzontalmente sia verticalmente oppure che si disponga di un cavo sincro o di un trasmettitore Wi-Fi, per poter usare il flash staccato dalla fotocamera, orientandolo come serve.

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Altre caratteristiche interessanti che deve avere un flash sono la possibilità di essere utilizzato in modalità Slave e quella di variare i modi e i tempi di sincronizzazione con la fotocamera. Un flash impostato sulla modalità Slave può essere usato staccato dalla fotocamera e venire attivato dal flash incorporato di questa, da un flash esterno montato sulla slitta a caldo della macchina o in modo wireless, sia tramite un trasmettitore montato sulla slitta a caldo, sia mediante la funzione Wi-Fi della reflexPotrai così mettere il flash a lato del soggetto da fotografare, in modo che il lampo lo illumini in modo più creativo, evitando che questo risulti appiattito, come accade quando il flash è posto di fronte a esso (ritratti e macrofotografia).

Per quello che riguarda le opzioni dei tempi e delle modalità di sincronizzazione diverse da quelle standard (range 1/60-1/250 di secondo e sincronizzazione sulla prima tendina), è vantaggioso poter impostare il flash in modalità High speed (H) quando vuoi scattare una foto con tempi più veloci di 1/250 di secondo, per esempio per immortalare un’azione in rapido svolgimento, oppure con tempi più lenti per eseguire ritratti in studio potendo impostare liberamente il diaframma più adatto.

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La possibilità di sincronizzare il lampo del flash sulla seconda tendina anziché sulla prima quando si scatta con una lunga esposizione o, meglio ancora, con la posa Bulb, permette di realizzare immagini di elementi in movimento con una scia sfocata dietro di essi. Se in questi casi utilizzi la sincronizzazione sulla prima tendina, la scia sfocata apparirà davanti all’oggetto in movimento e non dietro.
Un’altra occasione in cui è indispensabile usare la modalità H è quando si vogliono scattare foto a una festa o in discoteca a soggetti in movimento, senza che risultino mossi: imposta tempi di scatto elevati, alzando senza paura gli ISO!

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Per finire… un flash esterno regolato alla minima potenza (1/64 o 1/128 di quella nominale) è in grado di emettere un lampo della durata di circa 1/35000 di secondo, indispensabile per riuscire a congelare gli schizzi di una goccia che cade dentro un liquido, come si vede in questa foto.

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